La differenza nel MotoGP non risiede nella velocità massima – Carlos Checa
La massima velocità è uno dei parametri visibili della competitività di una moto, permettendo ai piloti di avere un vantaggio o svantaggio durante i sorpassi sulle rette – ad esempio, Fabio Quartararo sulla Yamaha, per molto tempo, ha chiesto miglioramenti in questa area. Tuttavia, Carlos Checa crede che non sia uno dei fattori più determinanti.
Il ex pilota è stato intervistato da Motosan.es se, con la buona velocità massima che ha, KTM possa essere il principale rivale della Ducati. In risposta, ha dichiarato: “No, il punto non è la velocità, è il pacchetto generale. In MotoGP, non si tratta solo della massima velocità, ma dell’intero pacchetto, che riesce a uscire bene dalle curve”.
Checa ha continuato la sua spiegazione: “Alla fine, penso che a livello di velocità, tutte le moto non fanno differenza, al massimo può aiutarti a fare una mossa di sorpasso specifica in un momento particolare. Ma con la massima accelerazione, come ti stai comportando, perché la massima velocità di una moto MotoGP dipende dal circuito, è il 14% del tempo totale. Quindi, non è lì che fai la differenza”.
D’altra parte, il pilota spagnolo ha sottolineato che attualmente non ci sono differenze radicali nella massima velocità tra le moto, quindi l’importanza risiede in altre aree: “Ora le differenze non sono così grandi tra una moto e un’altra, in termini di velocità. Quindi, altri aspetti sono più importanti, oltre alla pura potenza, perché tutte sono già a un livello molto alto”.
Guardando al GP del Portogallo, la massima velocità è stata di Miguel Oliveira (Trackhouse Racing/Aprilia), con 350,6 km/h. Il portoghese ha finito nono. Al contrario, Franco Morbidelli (Prima Pramac/Ducati) è stato il più lento, con una media di 338,5 km/h.