Il miglior Sinner di sempre è questo, Miami è solo l’inizio

Se dovesse vincere, Jannik Sinner salirebbe al numero 6 della classifica mondiale, il suo best ranking. Sarebbe il terzo miglior italiano di sempre, ex aequo con Matteo Berrettini, dopo Nicola Pietrangeli e Adriano Panatta, gli unici italiani che possono vantare di essere arrivati tra i primi cinque del mondo nel tennis maschile.

Comunque vada, come ha scritto Luca Marianantoni, nessun tennista italiano del passato ha mai raggiunto, a 21 anni e 7 mesi i traguardi ottenuti da Sinner, il più giovane italiano ad aver messo in bacheca sette titoli ATP.

È il più giovane campione azzurro di un ATP 500. A Miami, se dovesse battere anche Daniil Medvedev, strapperebbe ad Adriano Panatta, vincitore a Stoccolma nel 1975 a 25 anni e 4 mesi, quello di più precoce campione tricolore di un Masters 1000. L’altoatesino ha tempo fino all’Australian Open 2027 per battere quello più ambito, di più giovane campione Slam italiano che appartiene ancora a Nicola Pietrangeli.

Considerando tornei vinti, piazzamenti Slam e best ranking ATP, a 21 anni e 7 mesi Sinner è già tra i dieci migliori italiani di sempre. Vantano risultati migliori, ma nell’intera carriera, solo Panatta e Matteo Berrettini nell’era Open, e prima Pietrangeli, di gran lunga il più forte italiano di ogni epoca, Beppe Merlo, Fausto Gardini e Giorgio de Stefani.