Veterano del Villarreal Dani Parejo su Vinicius Junior – ‘La gente mi chiama ubriacone, non mi scontro con tutti’

Il veterano del Villarreal Dani Parejo è diventato l’ultimo calciatore a criticare l’atteggiamento di Vinicius Junior in campo, dopo che gli è stata chiesta un’opinione sul brasiliano. Il 34enne ha firmato un’estensione del contratto con il Sottomarino Giallo all’inizio di questa settimana, prolungando il suo soggiorno con loro fino al 2026. Parejo ha commentato a Cadena SER, tramite Diario AS, che era desideroso di continuare a giocare in Spagna e non vedeva il fascino di andare in Araba Saudita. Nel frattempo ha descritto i fischi ad Alvaro Morata dallo stadio Santiago Bernabeu durante il servizio in nazionale come “scomodi e spiacevoli”. “Non so cosa succeda in altri paesi, ma in Spagna molte volte l’allenatore dà la lista dei convocati e quando non chiama giocatori che giocano nelle loro squadre, la gente inizia a dire: ‘Spagna, lasciali perdere, non vedrò la partita’. ‘ La Spagna, per me, è la cosa migliore che ci sia e sempre, che sia d’accordo o meno con quelle decisioni, penso che si debba tifare per il proprio Paese, indipendentemente dalla partita che gioca.” Gli è stato anche chiesto riguardo a Vinicius Junior. La partita era giocata in parte per affrontare la lotta contro il razzismo, e ha tenuto una conferenza stampa commovente prima dell’incontro. È stato coinvolto in diverse rixe durante la partita con i giocatori spagnoli, tra cui Aymeric Laporte, Morata e Mikel Oyarzabal. “Mi sembra essere un giocatore straordinario, con qualità spettacolari. Non mi sono mai trovato nella situazione di essere un giocatore importante nella migliore squadra del mondo e avere tutti che mi elogiano. Ma penso che noi giocatori dobbiamo dedicarci a giocare”. “Ci saranno scontri in ogni partita. Sembra che sia coinvolto in tutti, è qualcosa su cui deve lavorare. Quando giochi per il Madrid c’è sempre un’atmosfera speciale, ti provocano sempre i giocatori, la gente cerca sempre di prendere in giro. Ma sono anche andato negli stadi lì e mi chiamano ubriaco o qualsiasi cosa, e non me la prendo con le persone o faccio gesti. È inutile. Il calciatore deve essere al di sopra di queste situazioni. In certi comportamenti, sta facendo un errore.”