Medvedev: tra kraken, serpente a sonagli e scacchista, tutti gli ingredienti per un arrabbiato mix di personalità

Indubbiamente non passa inosservato. L’avversario di Sinner a Miami, nella loro undicesima sfida, si distingue dagli altri per le sue straordinarie qualità. Conosciuto come il pifferaio magico, il Kraken del tennis, il serpente a sonagli che si esibisce con servizi improvvisi, colpi fulminei dal fondo campo e attacchi a rete, Daniil Medvedev è una mente brillante che, nonostante sembri distratto, passa molto tempo a parlare di tennis con il suo allenatore-fratello Gilles Cervara, e ora anche con il super-coach Gilles Simon.

Si nasconde dietro maschere, fingendosi un padre premuroso o un filosofo. Davanti ai giovani che gli soffiano vittorie e attenzioni, oltre a rubare la scena a Djokovic, riesce a difendere il titolo di Miami, raggiungendo gli ottavi di finale, il suo 19° quarto di Masters 1000 e la 14° semifinale (10-3). Con un record di 24-1 contro i top 20 da Wimbledon, dimostra di essere un top player, avendo perso solo contro Korda a Shanghai.