Ucraina-Russia, scambio di circa 400 prigionieri di guerra

Si completa lo scambio che era in programma il 24 gennaio quando un aereo militare russo era stato abbattuto, suscitando accuse reciproche tra Mosca e Kiev. Rimane il mistero dei 65 prigionieri che la Russia ha dato per morti nel schianto e che all’Ucraina non risultano

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Russia e Ucraina si sono scambiate mercoledì oltre 400 prigionieri di guerra, nonostante le tensioni derivanti dall’abbattimento la settimana scorsa di un aereo militare che, secondo Mosca, trasportava prigionieri di guerra ucraini.

Il ministero della Difesa russo ha dichiarato il ritorno di 195 soldati dall’Ucraina, quello ucraino di 207 prigionieri tra militari e civili. Gli Emirati Arabi Uniti hanno mediato nello scambio.

“Faremo di tutto per riportare indietro ognuno di loro. Non ci siamo dimenticati di nessuno” ha promesso il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un discorso video.

È stato il 50° scambio di prigionieri della guerra in Ucraina

Zelensky ha ricordato che si è trattato del cinquantesimo scambio di prigionieri dall’inizio della guerra e che in totale 3.035 ucraini sono stati rilasciati finora. 

Tra gli ucraini liberati mercoledì ci sono membri delle forze armate, della Guardia nazionale, del servizio di frontiera e della polizia nazionale, di cui 27 con il grado di ufficiale, e circa la metà di loro è stata catturata durante la difesa di Mariupol e dell’acciaieria Azovstal, ha comunicato il presidente ucraino.

Tra i prigionieri liberati non figurano 65 nomi contenuti nella lista di persone da scambiare il 24 gennaio, quando si è schiantato un aereo militare russo IL-76 nella regione di Belgorod, e che la Russia ha dato per morti. 

Lo ha detto a Voice of America in ucraino un funzionario dell’intelligence ucraina, Andriy Yusov, specificando che questo scambio completa quello del giorno dell’incidente e che tutti gli ucraini nella lista sono stati liberati, tranne i 65 menzionati dai russi. 

Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato mercoledì che l’aereo è stato abbattuto con il sistema missilistico terra-aria Patriot di produzione statunitense. Ha dichiarato inoltre che la Russia “non fermerà” il processo di scambio dei prigionieri.

, 2024-01-31 19:18:50