Agricoltori italiani protestano a Bruxelles, presente anche Coldiretti

Gli agricoltori italiani protestano a Bruxelles contro le politiche agricole dell’Unione europea in vista del vertice europeo straordinario. Coldiretti: “serve una svolta decisa nell’Ue”

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Regna la tensione davanti al Parlamento europeo a Bruxelles, dove si sono riuniti centinaia di agricoltori da tutta Europa per il vertice europeo straordinario di questo giovedì. A partecipare ci sarà anche la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni.

L’Ue dovrebbe discutere e dare una risposta alle richieste degli agricoltori che da settimane protestano contro le politiche europee per l’agricoltura, come la norma che prevede di lasciare il quattro per cento delle terre incolte per stimolare la biodiversità, che se non rispettata impedisce l’accesso ai fondi della Politica agricola europea. 

Tra le misure più criticate anche **gli accordi di libero scambio,**che secondo molti darebbero vita a una concorrenza sleale, consentendo l’ingresso di prodotti alimentari a basso costo da paesi extra Ue. 

La Coldiretti a Bruxelles

Le richieste principali riguardano il miglioramento della condizione economica, l’avere più flessibilità sugli standard ambientali e aiuti per rispondere agli effetti del cambiamento climatico e alle nuove epidemie, nonché per l’aumento dei prezzi del carburante e dell’energia. 

Le proteste dalla Francia si sono propagate in tutta Europa, passando per il Belgio, la Spagna e la Germania, fino all’Italia e alla Grecia. Gli agricoltori nella maggior parte dei casi hanno bloccato le strade principali con trattori e macchinari agricoli.

A portare avanti le richieste dei lavoratori agricoli dell’Italia ci saranno i rappresentanti della Coldiretti, la maggiore associazione dell’agricoltura italiana.

“Chiediamo di tornare a investire nella sovranità e nella sicurezza alimentare europea assicurando più fondi alla Politica agricola comune dopo che la pandemia e le guerre hanno dimostrato tutta la fragilità dell’Unione europea davanti al blocco del commercio mondiale”, ha commentato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini. 

La Cia-Agricoltori Italiani ha definito la proposta arrivata mercoledì dalla Commissione europea una proposta debole e insufficiente, ovvero quella di una deroga all’obbligo di mantenere il 4 per cento di terreni incolti limitata al 2024 e condizionata da ulteriori impegni ambientali. Solo chi cura particolari tipi di colture definite “azoto fissatrici”, come lenticchie, piselli o fave, per il 7 per cento del totale coltivato, potrà accedere allo stop.

, 2024-02-01 10:55:09