In Italia i primi bambini palestinesi feriti a Gaza

Quattro minorenni palestinesi feriti a Gaza in cura all’Ospedale Bambino Gesù di Roma. Oggi la visita del vicario della Custodia di Terra Santa a Gerusalemme. Grazie alla missione umanitaria cento bambini di Gaza verranno curati negli ospedali italiani

PUBBLICITÀ

Grazie alla prima missione umanitaria di un paese europeo cento bambini palestinesi feriti nella Striscia saranno curati nelle strutture ospedaliere italiane.  

Sul primo volo speciale, atterrato il 29 gennaio sera a Roma, undici bambini sono già in cura negli ospedali italiani.

Quattro pazienti al Bambino Gesù di Roma

Sono quattro i pazienti minorenni palestinesi feriti a Gaza ricoverati presso l’ospedale pediatrico di Roma Bambino Gesù. Sono arrivati nella serata di lunedì 29 gennaio all’aeroporto militare di Ciampino con un C130 dell’Aeronautica Militare proveniente da Al-Arish, in Egitto. 

“Rimarranno quanto necessario”, spiega ad Euronews Tiziano Onesti, presidente dell’ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Accanto a lui Padre Ibrahim Faltas, il francescano vicario della Custodia di Terra Santa a Gerusalemme, di origine egiziana. Entrambi si sono recati in visita ai bambini ricoverati al nosocomio romano.

In un punto stampa con i giornalisti Padre Faltas si appella alla speranza che Israele e Hamas trovino davvero una pace a Gaza: “Se non adesso dopo tutte queste vittime, quando?”

La missione umanitaria italiana

Il volo speciale, coordinato dal Comando vertice interforze, rientra nell’ambito di una più ampia operazione che proseguirà nei prossimi giorni e che si prefigge di concludere il trasferimento di cento minori palestinesi e i relativi accompagnatori, presso gli ospedali del Bambin Gesù di Roma, Gaslini di Genova, Meyer di Firenze, Rizzoli di Bologna.

Altri 19 minori e i loro familiari saranno trasportati via mare con la nave Vulcano della Marina Militare, che salperà dall’Egitto verso l’Italia mercoledì 31 gennaio.

Da Gaza al valico di Rafah

Usciti dall’inferno di Gaza attraverso il valico di Rafah, i bambini hanno ricevuto le prime cure nei centri sanitari egiziani e nelle strutture ospedaliere locali. Successivamente, il coordinamento tra il team sanitario militare italiano, il personale della Difesa, del ministero degli Affari Esteri, della Cooperazione Internazionale e dell’ospedale Gaslini di Genova, ha reso possibile il trasferimento dei primi bambini con i rispettivi accompagnatori.

, 2024-01-30 19:00:12